I fenomeni di condensa

Il problema nasce quando in un punto dell’involucro edilizio si ha una temperatura inferiore rispetto alle aree circostanti, tale situazione può essere dovuta ad esempio al cattivo isolamento o ad un’errata installazione dei serramenti.

Se la temperatura in quella zona è inferiore alla temperatura di rugiada alle corrispondenti condizioni interne di umidità relativa, è molto probabile che in quelle zone si presentino le condizioni ottimali per la creazione di condensazioni superficiali.

Il vapore presente nell’aria interna della stanza, venendo a contatto con la parete fredda si trasforma, cambiando il suo stato (da gassoso a liquido).

A parità di altri fattori, la germinazione e lo sviluppo delle spore fungine sui componenti porosi, risultano tanto più rapide quanto più elevata è l’umidità relativa dell’aria locale.
Diversamente, su supporti lisci come vetri o superfici plastiche o metalliche il fenomeno porta solo alla condensazione dell’acqua, senza che vi sia il rischio di germinazione delle colonie.

La soluzione più diffusa in questi casi è sicuramente la correzione dell’isolamento termico al fine di mantenere la temperatura superficiale interna superiore di almeno 4-5°C rispetto al punto critico di rugiada e, parallelamente, effettuare una corretta ventilazione degli ambienti, per ridurre l’umidità relativa interna.

La ventilazione dei locali

La Ventilazione dei locali cucine secondo la Norma UNI 7129/01

In tutti i locali dove sono presenti apparecchi con bruciatori che prelevano l’aria comburente dal locale ove sono installati (apparecchi di tipo A, B e apparecchi di cottura) è necessario inserire le necessarie aperture di ventilazione.

Per ventilazione si deve intendere l’apporto di aria comburente immessa nel locale attraverso apposite aperture fisse collocate sulle pareti esterne.

una siffatta ventilazione prende il nome di “ventilazione Diretta”.

quando la ventilazione viene fatta attraverso un’altra stanza dotata di apertura verso l’esterno, la ventilazione è detta indiretta.

Le aperture di ventilazione devono rispondere ai seguneti requisiti:
• essere realizzata in modo che le bocche di apertura sia esterna che interna non possano essere ostruite;
• essere protette con griglie, reti metalliche o altro sistema.

La ventilazione non deve essere confusa con l’areazione dei locali, la quale è invece necessaria per consentire la fuoriuscita dei gas combusti dal locale dove avviene una combustione. 
L’areazione dei locali per gli apparecchi di cottura è ammessa quando non esiste una cappa con scarico a tetto e deve essere realizzata tramite una superficie di areazione posta in alto nel locale dove deve essere posto un elettroventilatore che aspiri dal locale espellendo fuori.

 L’areazione per gli apparecchi di tipo A è fissata in 100 cmq posti in lato su una parete esterna del locale.


Le cappe filtranti non collegate ad un sistema di scarico esterno non sono ritenute idonee a meno che non siano dotate di una canalizzazione verso l’esterno  con un sistema di aspirazione forzato con prevalenza atta a consentire l’espulsione dei gas combusti e dei vapori aspirati.

ulteriori interessanti informazioni possono essere desunte dal sito gas.it o dal sito Uni.